Il sushi non ha origini giapponesi!
Forse potremmo rimanere meravigliati, soprattutto gli appassionati, leggendo una frase del genere.
Il sushi, simbolo del paese nipponico e della sua tradizione culinaria, sarebbe nato in Cina o addirittura in Corea. Secondo gli storici, infatti, le origini del sushi risalgono al quarto secolo, quando in diverse zone del sud-est asiatico era diffuso un metodo di conservazione del pesce molto particolare…
Per anni ci siamo vantati della nostra tanto amata e copiata dieta mediterannea, ma ad oggi possiamo farlo ancora? Dati statistici importanti (ISTAT) rivelano che l’Italia è al secondo posto in Europa per bambini sovrappeso (20,9%) e obesi (9,8%). I più interessati dal problema appartengono alla fascia d’età 6-13 anni e sono maschi. Purtroppo più passano gli anni e più queste percentuali tendono ad aumentare…
Per gli chef è molto laborioso dover preparare uno per uno bocconcini finger food. Una possibilità è quella di utilizzare degli ottimi snack già pronti.
Avete mai sentito parlare delle orecchie di mare? Si tratta di un mollusco, una lumaca di mare gigante, noto come Abalone. Il suo sapore è eccezionale da crudo ma è altrettanto squisito cucinato ai ferri e condito con olio, prezzemolo e un po’ di succo di limone…
L’unione Europea ha identificato come prioritaria la necessità dello sviluppo delle coste marine dal punto di vista alimentare ed energetico. Sviluppo di allevamenti di pesce in mare, mentre sviluppo energetico guardando alla produzione di nuove forme di energia pulita.
L’attraente racconto dei pomodorini italiani: San Marzano, Re Umberto e Piennolo del Vesuvio. La piante di pomodori e di pomodorini vennero portate in Italia dall’America Centrale verso gli anni finali del 1500. Inizialmente si racconta che in Spagna avesse solo un valore ornamentale e successivamente venne scoperta la ricchezza alimentare di questa coltivazione che si diffuse nell’area Mediterranea. Oggi il pomodoro San Marzano è riconosciuto in tutto il mondo per le sue qualità che sono apprezzate sia da fresco in insalata che trasformato nel famoso “pelato”. Una serie di fattori tra cui il clima, il terreno estremamente fertile e la sapienza degli agricoltori hanno contribuito al suo successo nel mondo portandolo nel 1996 ad essere coronato e riconosciuto dalla commissione europea come prodotto di origine protetta…
Lo chef stellato Luigi Taglienti, sempre alla ricerca dell’essenza, cerca di valorizzare solo il prodotto nei suoi piatti attraverso la finezza della tecnica che va sempre perfezionata.
Lo scorso fine Ottobre, in corso Magenta a Milano, attraverso la collaborazione tra lo chef e la HCC-MEAT promotion Wales – l’ente responsabile per lo sviluppo e la promozione delle carni ovine e bovine gallesi – è nata un’armonia di sapori che permette di valorizzare e divulgare le preziose qualità della carne d’agnello con il suo gusto particolare. L’idea di preparare il Lamburger è nata dalla volontà di “sposare il mangiare antico ai ritmi di vita di oggi” spiega Jeff Martin responsabile HCC, “Perché rinunciare ad una alimentazione genuina solo perché la quotidianità ci impone ritmi frenetici?”…
Apriamo le cappesante, stacchiamo i molluschi e li puliamo con cura per riporli nuovamente nel loro guscio. In un tegame facciamo rosolare lo scalogno tritato con del burro e un goccio d’acqua per evitare che bruci. Aggiungiamo le cappesante e le rosoliamo a fuoco vivace per qualche minuto…
Oggi parliamo di un pesce speciale dal nome curioso: l’ombrina boccadoro. Essa prende il nome dal fatto che l’interno della bocca è di colore giallo dorato. La bocca è abbastanza grande e dotata di denti appuntiti come per tutti i predatori. La mandibola nell’ombrina porta un breve barbiglio. Appartiene alla famiglia degli scienidi, pesci ossei appartenenti all’ordine dei perciformi…