Inizierà venerdi 26 gennaio la 32a festa del radicchio rosso di Treviso a Dosson di Casier fino al 4 febbraio 2018.
L’Associazione produttori radicchio rosso di Dosson ha organizzato un evento dettagliato per le varie giornate per mantenere vivace la tradizione trevigiana di questo paese.
La storia
Iniziò nel mattino di giovedi 20 Dicembre 1900 la prima mostra del radicchio di Treviso sotto la Loggia dei cavalieri di piazza dei Signori nel cuore della nostra meravigliosa città.
Fu merito di Giuseppe Benzi la realizzazione di questo importante evento che si ripete ogni anno. Nel giorni vicini a Natale la tradizione continua e la preziosa cicoria rossa,”fiore d’inverno” trasforma la piazza dei Signori in un bellissimo giardino fiorito.
Giuseppe Benzi, agronomo lombardo, si trasferì nel 1876 a Treviso per insegnare all’istituto tecnico Riccati e diventare poi il responsabile dell’Associazione Agraria Trevigiana.
“Il vincitore della prima edizione fu Antonio de Pieri detto “Fascio”, fittavolo della tenuta De Reali di Dosson, a conferma della diffusa voce popolare che identifica in Dosson la patria del radicchio rosso.
La mostra del radicchio rosso si fermò in due gravissimi periodi storici: la grande guerra del 1915-18 e negli ultimi due anni della seconda guerra mondiale 1944-45.
Dal 1970 in poi iniziarono ad aggiungersi una serie di mostre sviluppatesi nei paesi vicini per valorizzare il nostro meraviglioso ortaggio.
Le mostre di Preganziol, Santa Cristina, Zero Branco, Mogliano, Lughignano, Dosson, Rio San Martino di Scorzè, Martellago hanno radunato moltissime persone per festeggiare il radicchio rosso. Oggi è diventato il simbolo della terra di Treviso e un ortaggio molto importante sempre più apprezzato nei vari mercati.
Le origini
Le prime notizie sul radicchio rosso si diffusero nel 1860 attraverso le storie raccontate dai vecchi contadini considerando Dosson il paese di origine.
Giuseppe Maffioli studioso della cultura veneta, uomo di teatro e gastronomo, ipotizzò che tra il 1860 e il 1870 Francesco Van Den Borre, vivaista belga, contribuì con la sua esperienza tecnica a imbianchire la cicoria con le tecniche già utilizzate in Belgio.
Van Den Borre venne a Treviso dal Belgio per realizzare a Villa Palazzi uno dei più bei giardini verdi annessi alla villa veneta.
Si narra che una sera nelle campagne di S.Angelo un contadino rientrò con una carriola piena di radicchi di campo.Una delle sere successive un familiare prese dalla carriola una piantina e incominciò a togliere le foglie esterne ormai appassite e mezze guaste. Ecco che con grande meraviglia scoprì un radicchio rosso scuro e vivace nel cuore della piantina.
La scoperta fu forse casuale anche se vogliamo evidenziare che gli agricoltori sono per natura degli sperimentatori. Infatti nelle varie epoche hanno portato avanti delle scoperte. I contadini infatti con il loro prezioso lavoro toccano con mano e mettono a frutto i doni della terra. Questo merito gli va riconosciuto anche da chi in passato li ha poco considerati o addirittura disprezzati con poca intelligenza.
Un campo gelato di Radicchio di rosso di Treviso igp
Il programma
Molto interessante il programma che richiama sempre molte persone coinvolgendo i ristoratori della zona nelle varie serate nei loro locali.
Si inizia venerdi 26 alle ore 20 con la Cena con il radicchio rosso di Treviso e il cinghiale di Toscana.
Dal 1987 la tradizione continua a Dosson di Casier a pochi km dal centro di Treviso. Attraverso questo link giungerete al programma con la Festa del Radicchio Rosso di Treviso a Dosson.
Buona festa del radicchio a tutti!
David Cirigliano