Molti di noi ricordano felici momenti in compagnia a sbucciare le castagne calde davanti al caminetto scoppiettante o attorno alla stufa economica in famiglia.
Dal punto di vista nutrizionale, la castagna è un alimento di ottima qualità che presenta un’elevata percentuale di amidi abbinata ad un discreto contenuto di grassi, proteine, sali minerali (soprattutto potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio, ferro) e vitamine (C, B1, B2 e PP). Queste caratteristiche, unite all’ottima digeribilità, rendono la castagna un alimento ideale anche per gli sportivi.
Attenzione però a chi è in sovrappeso, o presenta disturbi intestinali perché durante la cottura buona parte dell’amido si trasforma in zuccheri semplici, conferendo alle castagne il tipico sapore dolciastro e rendendole controindicate a chi soffre di diabete.
Sono il frutto del castagno (Castanea sativa = Castanea vulgaris = Castanea vesca), una pianta arborea coltivata nelle regioni temperate di Europa, Asia e Africa occidentale.
Le castagne in cucina
Fresche, secche o ridotte in farina, si prestano per infinite preparazioni culinarie.
“Si può variare dalle fettuccine di farina di castagna con ragù di coniglio, agli spiedini di castagne al rosmarino come stuzzichino senza rinunciare a dolci come i bicchierini di castagna al cucchiaio, o il più classico strudel friabile di castagne o alla crema di castagne per farcire torte e bignè.
Se non volete rinunciare alle castagne in questo periodo e allo stesso tempo non volete effetti collaterali mangiate 5 castagne a colazione o come spuntino della mattina. L’infuso ed il decotto, ricchi di tannini, sono utili in caso di bronchiti e diarrea, mentre i gargarismi con l’infuso di foglie sono un ottimo rimedio contro le infiammazioni di gola e bocca (che in questo periodo non mancano). Tra le curiosità storiche possiamo raccontare che grazie al loro ottimo contenuto in carboidrati complessi, le castagne sono un vero e proprio alimento base, in grado di sostituire i più pregiati cereali.
La castagna è stata in passato un alimento essenziale del popolo, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “pane dei poveri”.
Non a caso, persino lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 ed il 355 a.C., definì il maestoso castagno come “l’albero del pane“.
Ricordiamo che quest’anno a Combai (TV), la famosa festa dei marroni ha raggiunto la sua settantaduesima edizione; questo evento coinvolge migliaia di persone che nel week- end giungono a Combai per assistere alla suggestiva atmosfera che l’autunno e la sapienza dei collaboratori pro loco riescono a creare nel paese.
A questo evento partecipano anche molte scolaresche di tutto il Veneto e in tutti i locali vengono proposte ricette e menù a base della preziosa castagna.