Proprietà nutrizionali
La Cernia è perfetta per un’alimentazione sana e bilanciata perché le sue carni sono anche molto digeribili. Inoltre è ricca di amminoacidi e vitamine A,B,C,D e di elementi importanti quali potassio, selenio e sali minerali come fosforo, calcio e iodio per la tiroide. Le sue proteine contengono tutti gli amminoacidi essenziali e gli acidi grassi utili al nostro organismo e al sistema immunitario, quindi un alimento ideale per la maggior parte degli stili alimentari.
La cernia nella cucina Mediterranea
La cernia è un pesce dalle carni gustose da preparare in semplici ricette. Squisita al cartoccio: cotta al forno con olive e pomodorini, olio di oliva, capperi, qualche fettina di limone ed erbe aromatiche avvolta in un cartoccio di carta stagnola, la rende deliziosa e molto tenera. Un piatto semplice, dove la cernia diventa protagonista di un pasto davvero speciale da gustare in compagnia, purché venga cucinata con il dovuto sentimento e passione.
Le sue carni tagliate in trance sono decisamente ottime anche alla griglia, alla brace o sulla piastra. Le parti marginali vicino alla testa e alla coda sono usate per le zuppe di pesce misto e per ottimi sughi per condire la pasta corta come la calamarata o i garganelli. Appetitosi da far venire l’acquolina in bocca sono anche i bigoli conditi in un sugo di cernia composto con melanzane a cubetti, menta, pomodorini dolci, un pizzico di sale e della scorzetta di lime. Un’altra pasta estiva e invogliante è la spaghettata condita con polpa di cernia, capperi e fiori freschi di zucchina aggiunti al fine cottura. Anche la cernia varia il suo sapore che dipende molto dalla sua alimentazione, legata all’ambiente in cui vive.
La cernia nel suo ambiente
La Cernia è una delle meraviglie marine del profondo blu; affascinante per i colori della sua livrea, le sue grosse labbra, il corpo massiccio e le grandi pinne tondeggianti che ne fanno una nuotatrice incredibilmente agile e veloce. Talvolta la si può ammirare nelle limpide acque costiere dei nostri mari come all’isola d’Elba o in Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia in particolare. Spesso nuota fuori dalle sue tane per farsi ammirare in tutta la sua bellezza, ma se cercate di avvicinarla diventa rapida e attenta nel dileguarsi nella sua casa nascosta negli anfratti della scogliera formata da rocce agglomerate. Certamente chi ama fare snorkeling o immersioni subacquee avrà avuto occasione di vederla e ammirarla nel suo pinneggiare sospeso a mezz’acqua. Poi se ci immerge per incontrarla e fotografarla o avvicinarsi scompare con grande eleganza. Solo in ambienti dove possono stare tranquille come nei parchi marini si fanno avvicinare e ammirare in tutta la loro maestosa bellezza.
La cernia è un predatore vorace che caccia altri pesci, crostacei e molluschi. Vive nei fondali rocciosi dove trova nascondigli per intanarsi rapidamente e stazionare in tranquillità e allo stesso tempo ci siano correnti che portano pesce foraggio e altre specie da predare per nutrirsi. Ci sono varie specie che abitano i fondali di tutti i mari del mondo; i biologi marini ne hanno catalogate oltre 400. In Mediterraneo ne hanno catalogate otto, tra cui troviamo in particolare questi tipi: Cernia Bianca, Rossa, Nera e Bruna (Epinephelus marginatus). Quest’ultima raggiunge dimensioni notevoli fino ad oltre 50-60 kg di peso. Gli esemplari più giovani che popolano le nostre coste ad una profondità tra i 5 e 20 metri raggiungono il peso di 3-5 kg. Gli adulti oltre i 10 kg normalmente vivono in acque profonde dai 20 ai 100 mt.
Rischi della specie
La cernia bruna è stata pescata in modo eccessivo per la delizia delle sue carni tanto che è rischio estinzione lungo le coste italiane. La maggior parte delle popolazioni sopravvivono oggi quasi esclusivamente all’interno di aree marine protette. Attualmente alcune cernie sono nella categoria “in pericolo di estinzione” e sono inserite nella Lista Rossa della IUCN ( unione internazionale per la conservazione della natura ) con classificazione EN-Endangered. ( Fonte: scienze-naturali.it )
Pesca
Attualmente la maggior parte delle cernie proviene dagli Oceani dove il mare ancora riesce a mantenere un equilibrio nella riproduzione. In particolare dall’Oceano Indiano e Pacifico dove si ripopolano altre specie di cernia anch’esse dalle carni saporite e ricercate. Il nostro sistema di aree marine protette sembra non essere abbastanza efficace per mantenere un giusto equilibrio in un mare che si sta modificando continuamente.
Curiosità
Le cernie giganti oceaniche che possono raggiungere il peso di qualche centinaia di chili, sono famose per essere in grado di mangiare anche alcuni squali. Si tratta della specie Epinephelus Itajara, una cernia Atlantica che può vivere per 40-50 anni e raggiungere i 500 kg di peso. Un pesce mastodontico che vive solitario tra coralli e foreste di mangrovie. Si nutre di pesce e crostacei ma non disdegna tartarughe, aragoste e pesci bentonici.
All’interno della nostra gamma trovate anche la cernia tra i pesci interi, cernie ovviamente pescate nel rispetto dei criteri dei quali vi abbiamo parlato.
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Grazie per la lettura e Buona Continuazione!
David Cirigliano