Il granchio reale
Il granchio blu è chiamato anche granchio reale e stiamo parlando di una specie che proviene del nord America. Negli Stati Uniti viene pescato e ricercato molto per la prelibatezza delle sue carni che vengono vendute al mercato e nei ristoranti in modo diffuso.
Si documentano i primi avvistamenti in Europa agli inizi del ‘900 nel Mar baltico e in acque francesi. Negli anni ’50 nel Mar Mediterraneo si racconta di avvistamenti sporadici fino ai giorni nostri che ha invaso le coste italiane sembra essere diventato un reale problema per il nostro ecosistema. Ci sono due problemi: quello economico poiché arreca danni alla pesca e quello ecologico per gli squilibri che sta creando per le nostre biodiversità.
Granchio-blu-reale-laguna sud Venezia
I pescatori
Dal 2019 in molte aree dell’Adriatico i pescatori professionisti hanno iniziato a trovarlo sempre più spesso impigliato nelle reti che vengono spesso tagliate e danneggiate dalle possenti chele. Si è certi che questa specie sta invadendo il territorio marino perché è talmente forte che riesce a mangiare cozze, vongole e perfino catturare pesci. E’ in grado di nuotare anche con correnti molto forti ed è stato visto nuotare sia in superficie che a mezz’acqua dai pescatori in apnea.
Dicono che sia arrivato qui trasportato nelle casse di zavorra delle navi che sono cariche di acqua caricata nel porto di partenza. Ecco che nel momento del carico entrano granchi, pesci e di conseguenza se pieni di uova le depositano nel porto di arrivo.
Il granchio blu è un alieno
Come detto il granchio non è un animale autoctono e quindi si può considerare un alieno. Questo granchio è fortissimo e mangia tutto e questo è un problema. Spiegano i pescatori professionisti di vongole che se questi granchi trovano un banco di semina di vongole veraci ne fanno man bassa e mangiano tutto. Viene definito “l’incredibile Hulk” dei granchi e questo è un problema da risolvere.
Granchio-blu-reale-pescato-canale-Revedoli
Da pericolo a risorsa
La soluzione per tenerlo sotto controllo è pescarlo in tutti i modi per fermarlo. “L’unica maniera è prenderne il più possibile” e venderlo. Infatti le sue carni sono buonissime, saporite e perfette vista la sua alimentazione ed è ottimo per molte ricette in cucina. Viene cotto a vapore nella cucina americana e orientale. Noi lo utilizziamo per preparare le stesse ricette in cui usiamo il gransoporo. Si aggiunge un pescato di mare per creare nuovi piatti delle cucina Veneta e anche Italiana.
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- Bollito
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- Cotto
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- Porzionato
Un nuovo progetto
E’ di questi giorni la notizia che nella laguna di Chioggia verso la fine di Marzo inizierà un progetto di ricerca con lo studio e il monitoraggio di questa specie alloctona: Callinectes sapidus cioè il sempre più famoso granchio Blu.
Si analizzeranno gli impatti ambientali e sulla pesca tradizionale al fine di gestirne l’evoluzione anche ai fini commerciali.
I tre enti promotori sono la Fondazione Pesca, la regione Veneto e l’università degli studi di Venezia. La spesa del progetto è di 40.000 euro sostenuti dai primi due enti. L’obbiettivo è di capire come pescarlo in maniera selettiva per trasformarlo in risorsa e controllare i danni che sta facendo all’ecosistema lagunare. E’ necessario capire come gestire queste specie aliene che non hanno predatori.
Molti chef lo hanno proposto come piatto gourmet e vista la buona qualità delle carni è un ottimo prodotto da usare in cucina.
Molto interessante questo servizio televisivo della Rai, tg regione Veneto per approfondire: https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2021/05/ven-Il-granchio-blu-una-specie-aliena-nella-Laguna-di-Venezia-3701a769-b52a-4dc0-997b-c8d9aa76ce3f.html
Buona continuazione
David Cirigliano
