Appartiene alla famiglia degli scienidi, pesci ossei appartenenti all’ordine dei perciformi. Essa comprende soprattutto specie marine anche se qualche specie si è adattata alle acque dolci. La colorazione di questi pesci va dal grigio argento al colore del bronzo, spesso con linee laterali ondulate, e anche con livree dai colori contrastanti bianchi e neri. Il corpo è compresso lateralmente e abbastanza slanciato, con ventre piatto e dorso arrotondato. La pinna dorsale è unica ma presenta una forte intaccatura che divide la parte spinosa da quella, più lunga, con raggi molli, tanto da dare l’impressione che sia duplice. La pinna caudale ha margine arrotondato e la linea laterale si estende fin sulla pinna caudale. Spesso i giovani hanno livrea ed aspetto molto diversi dai pesci adulti. Alcune specie della stessa famiglia degli scenidi raggiungono taglie notevoli, anche oltre i 2 mt, e possono pesare oltre 100 kg.
Le ombrine sono pesci piuttosto costieri e vivono preferibilmente sui fondi sabbiosi;
le si possono trovare anche intanate tra le rocce come la corvina, un pesce simile, della stessa famiglia.
L’ombrina boccadoro è una specie “eurialina” che penetra nelle lagune e nelle foci fluviali risalendo i fiumi fin dove permangono le acque salmastre. E’ un pesce molto diffuso nel Mediterraneo, nel mar Nero e nell’Atlantico. Qui da noi nell’alto Adriatico si può trovare in alcuni periodi anche di frequente.
Il suo nome scientifico è Argyrosomus regius: boccadoro o ombrina boccadoro è una delle tre specie insieme alla “sciaena umbra” e alla “umbrina cirrosa” presente nei mari italiani con regolarità.
Questo pesce di alta qualità è stato piazzato sul mercato nel 2011 con il marchio “Ombrina bocca d’oro delle Isole Incoronate”.
Il gusto della sua carne è simile al branzino e viene allevata nelle vicinanze dell’isola di košara vicino al parco nazionale delle Isole Incoronate.
La maestosa ombrina boccadoro è un incontro possibile nelle acque del nostro stivale, specialmente nelle isole. Stando sott’acqua in immersione capita, in estate in particolare, di udire i suoni emessi dalla loro vescica natatoria, grande ed a struttura complessa, con la quale producono suoni udibili anche a distanza per poi, non di rado, trovarsela di fronte improvvisamente ammirandone tutta la sua bellezza. Le sue carni sono un’ottima fonte di proteine e di molte sostanze benefiche naturali tra cui omega 3, zinco, fosforo, rame e altri sali naturali. I valori nutrizionali si attestano sulle 127 kcal per 100 g di prodotto.
Le sue ottime carni si apprezzano in moltissimi modi: cotta al forno coperta da un mantello di patate e timo, arrostita con carciofi alla maggiorana, in padella sfumata con vino bianco e servita con melanzane e peperoni arrostiti al forno. Ottimo anche un trancio di ombrina in crosta di pane e olive nere servita con taccole, pomodorini, e qualche patatina sottile croccante. Possiamo cuocerla all’acqua pazza, alla piastra e anche fritta in pastella.
Se l’ombrina boccadoro vi ha incuriositi vi suggeriamo di provare la ricetta: Trancio di ombrina in crosta di pane e olive nere .
Foto: Ombrina boccadoro – fonte: solopesca.net
La curiosità di conoscere e coltivare le nostre passioni ci arricchisce sempre in ogni momento; personalmente ho una magica attrazione per il mare di cui sono attratto e affascinato, per la cucina e per la natura e tutte le sue meraviglie. Scrivo con lo scopo di divulgare l’interesse in modo che questo possa servire.
Vi auguro una buona lettura.
David Cirigliano
Thank you very much!