Esplora categorie

Curiosità culinarie

Raccontiamo storie, novità e tendenze del mondo della ristorazione, l’utilizzo delle materie prime nelle migliori cucine locali e internazionali, le tecniche di lavorazione. Siamo convinti che ogni giorno si impara qualcosa di nuovo e si migliora sempre.

Spaghetti-con-astice-alla-veneziana

Spaghetti all’Astice alla Veneziana: come prepararli.

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 8 agosto 2024 Tags:, , , , , , Nessun commento

Gli spaghetti con l’astice alla veneziana esprimono la raffinatezza di vari ingredienti prelibati, perfetti per un’occasione speciale. La cucina veneziana è nota per la sua semplicità e attenzione a valorizzare i sapori del mare, e questo piatto ne è un esempio eccellente.
Prima di spiegare come prepararlo vediamo di conoscere meglio questo abitante del mare.

Caratteristiche dell’Astice

L’astice è un crostaceo di mare che vive in acque fredde e temperate. È dotato di chele grandi e potenti e ha una corazza dura di colore blu-verdastro che diventa rosso vivo quando cotta. La carne dell’astice è molto pregiata: bianca, soda e dal gusto dolce, con un sapore delicato ma distintivo che lo rende ideale per ricette di mare raffinate. L’astice è presente nel Mar Adriatico e in Mediterraneo sebbene in quantità minori rispetto ad altre zone come l’Atlantico. Tuttavia, è reperibile presso i mercati del pesce e le pescherie ben fornite, specialmente lungo le coste italiane; il suo valore è alto.  Nelle nostre zone viene pescato ma vista l’alta domanda si usa quello più reperibile nel mercato ad un costo più accessibile.

Ecco la ricetta per prepararlo per 4 persone

Spaghetti all’Astice alla Veneziana: come prepararli.
3.5 (70%) 2 votes

Condividi
Fegato-di-vitello-alla-Veneziana

Fegato alla Veneziana: Storia, Origine e sapore

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 1 agosto 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Il Fegato alla Veneziana è una delle ricette più emblematiche della cucina veneta, radicata nella storia e nelle tradizioni di Venezia. Le origini di questo piatto risalgono all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, quando la città era un crocevia di culture e sapori. La combinazione del fegato con la cipolla rappresenta un perfetto equilibrio tra il gusto forte e deciso del fegato e la dolcezza delle cipolle, che venivano ampiamente coltivate nelle isole lagunari.

La ricetta tradizionale prevede l’uso del fegato di vitello, considerato il più tenero e delicato, anche se alcune varianti possono utilizzare il fegato di maiale. Questo piatto è un esempio perfetto di come ingredienti semplici vengano trasformati in un capolavoro gastronomico grazie alla maestria e all’esperienza culinaria dei cuochi veneziani. Si prepara tutto l’anno e anche in estate per proporlo ai turisti in vacanza.

Fegato alla Veneziana: Storia, Origine e sapore
4.5 (90%) 2 votes

Condividi
Vitello-a-fettine-con-salsa-tonnata-e-fiori-di-cappero.

Vitello con salsa tonnata e frutti di Cappero: una delizia Italiana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 12 luglio 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Il vitello tonnato è un piatto tipico della cucina piemontese che ha origini antiche e la sua ricetta tradizionale risale al XIX secolo. Sembra che l’abbinamento di carne e salsa di tonno abbia le proprie radici nel periodo del Rinascimento.


La Tradizione del Vitello Tonnato

Il vitello tonnato è divenuto un piatto importante nelle festività e nei pranzi domenicali italiani. Si tratta di una preparazione a base di fettine di carne di vitello tagliato sottile, bollite o stufate in un brodo aromatizzato con verdure e erbe aromatiche, poi servite con una salsa tonnata.

La salsa tonnata è una crema a base di tonno sott’olio, acciughe, capperi, limone, olio d’oliva e maionese. Questa salsa dona al vitello un sapore unico e ricco, sposando la morbidezza della carne con il sapore deciso degli ingredienti della salsa.

Vitello con salsa tonnata e frutti di Cappero: una delizia Italiana
5 (100%) 1 vote

Condividi
Cappesante al forno alla veneziana

Le Cappesante alla veneziana: un tesoro del mare

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 5 luglio 2024 Tags:, , , , Nessun commento

La cucina veneziana, conosciuta per la sua ricchezza di sapori e tradizioni, offre numerosi piatti che celebrano i frutti del mare. Le cappesante sono un frutto di mare straordinario, una vera bontà della natura da gustare in moltissime ricette. Questa ricetta che vi presentiamo unisce la dolcezza delle cappesante alla sapidità, con la delicatezza di una preparazione semplice ma raffinata, tipica della Laguna Veneta.

La Storia

Le cappesante sono chiamate anche conchiglie di San Giacomo. Infatti, il loro nome è legato alla tradizione dei pellegrini che, durante il medioevo, portavano con sé una conchiglia di San Giacomo come simbolo del loro pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.  Da secoli questi frutti di mare sono ricercati dai pescatori delle città costiere europee per la loro bontà.

La ricetta delle Cappesante alla Veneziana

Le Cappesante alla veneziana: un tesoro del mare
5 (100%) 1 vote

Condividi
Spaghetti con scampi in busara

Scampi alla Busara

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 13 giugno 2024 Tags:, , , , Nessun commento

La storia e l’origine della ricetta degli scampi alla busara sono affascinanti e radicate nella tradizione marinara dell’Italia nord-orientale. Il termine “busara” ha origini discusse, ma una delle teorie più accreditate è che derivi dal termine “busiara” che in dialetto veneto significa “bugia” o “storia inventata”. Questo potrebbe indicare che il piatto era visto come una “storia inventata” per utilizzare ingredienti semplici in modo creativo e gustoso.

Radici geografiche 

La ricetta degli scampi alla busara è strettamente associata alla regioni del Veneto e del Friuli e più precisamente alla città di Trieste nel litorale Adriatico. Tuttavia, è un piatto che viene rivendicato anche dalla costa istriana oggi parte della Croazia. Queste zone hanno una lunga tradizione di pesca e una cultura culinaria legata al mare.

Storia degli scampi in busara

Gli scampi in busara o “alla busara” nascono come un piatto prelibato inventato dai pescatori, che utilizzavano gli ingredienti che avevano in cambusa durante le lunghe giornate in mare. Si racconta che i pescatori preparavano questa specialità direttamente sulle barche, usando scampi freschissimi appena pescati conditi con pomodori, aglio, olio e vino bianco.

Inoltre la semplicità della ricetta e soprattutto l’intenso sapore di mare che caratterizza il piatto l’hanno reso famoso non solo tra i pescatori, ma anche nei porti e nelle città costiere. Con il tempo, la ricetta si è diffusa e ha guadagnato una posizione di rilievo nella cucina regionale italiana.

Ingredienti: 

  • 1 kg di scampi
  • 400 g di salsa di pomodoro o dei pomodorini
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 cipolla
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato
  • Peperoncino a piacere

Procedimento

Rosoliamo in una padella capiente in olio extravergine di oliva a fuoco medio la cipolla finemente tritata e gli spicchi d’aglio in camicia fino che sono dorati e se ci piace il gusto piccante mettiamo un po’ di peperoncino. Aggiungiamo gli scampi aperti a farfalla nella padella e li rosoliamo per qualche minuto girandoli a quando diventano rosati. Quando la polpa sta diventando bianca sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare la parte alcolica. Di seguito aggiungiamo i pomodorini tagliati a cubetti o la salsa e regoliamo di sale e pepe.
Copriamo la padella con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco basso per circa 10-15 minuti mescolando quando serve. Gli scampi devono essere ben cotti e il sugo deve risultare saporito e ben amalgamato. Sentirete un profumo meraviglioso, tipico di questi crostacei squisiti. Aggiungiamo una manciata di prezzemolo fresco tritato prima di servire. Serviamo gli scampi “alla busara” ben caldi accompagnati da fette di pane casereccio tostato per fare la scarpetta e gustarsi questo sugo meraviglioso.

Evoluzione

Con il passare degli anni, la ricetta è stata affinata e ha trovato successo nei menù dei ristoranti, diventando un piatto apprezzato nel mondo. Oggi, gli scampi “alla busara” sono considerati una prelibatezza, servita spesso in occasioni speciali e nei ristoranti di pesce che lavorano con passione.

Significato Culturale

Il piatto rappresenta non solo la tradizione culinaria del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ma anche l’ingegno e la capacità dei pescatori di creare qualcosa di delizioso con risorse limitate. Gli scampi “alla busara” incarnano la cucina mediterranea nella sua forma più pura, esaltando il sapore naturale degli ingredienti freschi della terra e del mare.

In sintesi, gli scampi “alla busara” sono un piatto che racconta una storia di mare, di semplicità e di tradizione, unendo sapori autentici e storie di vita vissuta sulle coste adriatiche.

In Iceberg trovi diverse varietà di scampi tra le migliori al mondo pescate e surgelate anche a bordo.
Qui trovi un interessante articolo sugli scampi Porcupine:  https://www.chefmagazine.it/scampi-porcupine/

Scampi alla Busara
5 (100%) 2 votes

Condividi
Aragosta-alla-Catalana-con-verdure

Aragosta alla Catalana

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 6 giugno 2024 Tags:, , , Nessun commento

L’aragosta alla catalana è un piatto classico della tradizione sarda che deriva dalla cucina della Catalogna, una regione situata nel nord-est della Spagna. Questo prelibato piatto di mare ha radici antiche e rappresenta uno dei tesori culinari della tradizione gastronomica catalana poi arrivata attraverso la dominazione spagnola durata per secoli in Sardegna. Infatti i Catalani  si sono insediati nell’isola nel XIV secolo e la Sardegna ne conserva ancora gli influssi attraverso la lingua parlata e qualche ricetta.

Aragosta alla Catalana
4 (80%) 1 vote

Condividi
Il-Tonno-Sashimi-Saku-viene-tagliato-a-fettine-a-coltello

Tonno pinne gialle Sashimi-Saku: lo conosci?

Curiosità culinarie, Novità Di 23 maggio 2024 Tags:, , , , Nessun commento

Il tonno pinne gialle è un alimento molto prezioso per la nostra alimentazione.  Questo meraviglioso pesce, riconosciuto come il Re del Mare, appartiene alla storia di alcune regioni italiane lungo le nostre coste: Sicilia, Sardegna e Calabria. Da alcuni in Europa è protetto da regolamenti che regolano la pesca al fine di proteggere questa specie e favorirne il ripopolamento.

Il Tonno Saku

Il tonno pinne gialle Kor Sashimi Saku, dalla colorazione delle carni rosso scuro vivo, è un taglio della migliore qualità.
Il Saku, letteralmente significa “blocco”. E’ un termine giapponese che descrive il sashimi di qualità tagliato appunto in blocchetti di forma regolare.
Si ottiene dal filetto di tonno attraverso una lavorazione immediata che avviene subito dopo la cattura. Viene rapidamente lavato con acqua di mare appena pescato: velocemente privato di pelle e spine, eviscerato e portato ad una temperatura tra -50°C e -60°C.

Tonno pinne gialle Sashimi-Saku: lo conosci?
4 (80%) 1 vote

Condividi
Tartare-di-tonno-saku-avocado-arancia

Tartare tropicale di tonno Saku con avocado e arancia

Curiosità culinarie, Novità, Ricette e Sapori Di 16 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

La tartare di tonno Saku con frutta è una ricetta speciale dove il sapore delizioso del tonno si rinfresca con la succosità dell’arancia e il gusto tropicale dell’avocado.

Il Saku di tonno

Il tonno pinne gialle Kor Sashimi Saku dalla colorazione delle carni rosso scuro vivo è un taglio della migliore qualità. Il Saku, letteralmente “blocco”, si ottiene dal filetto di tonno attraverso una lavorazione particolare che inizia dalla cattura. Viene rapidamente pulito appena dopo essere stato pescato, privato di pelle e spine, eviscerato e portato ad una temperatura tra -50°C e -60°C. In questo modo il tonno rimane perfettamente integro nella sua freschezza. Il Saku è ideale per antipasti freddi e può essere consumato crudo, inoltre è perfetto per sperimentare ricette innovative in cucina.

Oltre al sushi e al sashimi, per chi vuole esaltare la bontà del pesce crudo, il Saku può essere comunque preparato con ogni tipo di cottura.

Tartare tropicale di tonno Saku con avocado e arancia
3 (60%) 2 votes

Condividi
Sarde-in-saor-con-pinoli e uvetta

Le Sarde in Saor alla Veneziana: un gusto autentico della tradizione veneta

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 3 maggio 2024 Tags:, , , , , Nessun commento

La cucina italiana è rinomata per la sua varietà e ricchezza di sapori regionali. Tra le molte prelibatezze che emergono dalle tradizioni culinarie locali, le Sarde in Saor alla veneziana occupano un posto di rilievo. Questo piatto, che unisce il sapore inconfondibile delle sarde con la dolcezza dell’agrodolce, rappresenta un vero e proprio simbolo della cucina veneziana.

Origini

Le Sarde in Saor, o “sarde in sapore”, hanno origini antiche e sono strettamente legate alla storia e alla cultura di Venezia. Risalgono al periodo della Serenissima Repubblica, quando Venezia era uno dei principali centri commerciali del Mediterraneo. Durante questo periodo, i marinai veneziani erano soliti imbarcarsi per lunghi viaggi in mare aperto, e le sarde rappresentavano un’importante fonte di proteine durante i lunghi viaggi.

Le Sarde in Saor alla Veneziana: un gusto autentico della tradizione veneta
5 (100%) 1 vote

Condividi
Anatra-petto-arrostito-con-asparagi-e-prugne-blog

Petto d’anatra arrostito con asparagi, prugne, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 5 aprile 2024 Tags:, , , , Nessun commento

L’anatra ha un suo gusto unico, saporito e apprezzato in Europa; infatti le ricette con questo volatile spaziano in molte varietà delle cucine regionali. In quest’articolo parleremo solo del petto d’anatra femmina da cucinare in maniera semplice e veloce. L’anatra oggi la serviamo con punte di asparagi verdi, prugne secche, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco. Il gusto deciso dell’anatra si bilancia e sposa bene con gli asparagi agrodolci e in piacevoli contrasti con gli altri ingredienti.

Petto d’anatra femmina

Il petto della femmina ha una carne morbida, saporita e, se cotta correttamente, diventa eccezionale al palato. Anche quella del maschio è molto buona anche se leggermente più soda. Prima di cucinare il petto d’anatra si consiglia di fare sulla pelle dei tagli trasversali in diagonale con un coltello affilato per permetterle di sgrassarsi meglio. La rosoliamo e sgrassiamo a fuoco medio cucinandola dalla parte della pelle su un’ampia padella di ghisa. Quando la pelle sarà diventata quasi croccante eliminiamo il grasso e cuociamo il petto dall’altro lato per un paio di minuti fino a che vedremo uscire del sangue dalla carne. Continuiamo

Petto d’anatra arrostito con asparagi, prugne, cipolla caramellata e salsa ai frutti di bosco
5 (100%) 1 vote

Condividi