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Il Lardo di colonnata di “Pata negra”: conosci questa specialità?

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 26 marzo 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Il lardo è il prodotto della salagione, aromatizzazione e stagionatura dello strato di grasso che si trova appena sotto la cute del maiale. Questo taglio grasso del maiale si preleva dal collo, dal dorso e dalla parte alta dei fianchi dell’animale. C’è chi lo ama o lo odia, ma il lardo è una delle specialità più succulente della cucina italiana. Tra i più buoni al mondo, ci sono il lardo di Colonnata e quello di Arnad. Questo salume viene stagionato insaporendolo con sale, erbe e spezie. Il risultato è morbido e delicato, si scioglie in bocca.

La Tradizione di Colonnata 

Il più conosciuto è probabilmente il lardo di Colonnata che, per il suo gusto unico e la sua delicatezza, ha reso famosa la località toscana da cui prende nome. Un altro tipo è il lardo di Arnad che, a differenza del precedente, viene stagionato in vasche di legno e insaporito con aromi come ginepro, alloro, noce moscata, salvia e rosmarino.

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Lardo-colonnata-di-patanegra-in-tranci-stagionato-in-conca-di-marmo.

La Stagionatura in Conca di Marmo

Il processo di stagionatura in conca di marmo segue un metodo tradizionale toscano, utilizzato per il celebre lardo di Colonnata. Le lastre di marmo permettono una maturazione lenta e uniforme, esaltando le caratteristiche del grasso senza alterarne la struttura. Durante la stagionatura, che dura diversi mesi, il lardo viene massaggiato con una miscela di sale marino, spezie, erbe aromatiche e aglio, che ne arricchiscono il profilo gustativo.

Storia e usi in cucina

Anticamente il lardo veniva consumato più frequentemente, perché la povertà dei contadini non gli permetteva di accedere all’olio d’oliva, il cui costo era molto elevato. Oggi il lardo in cucina si usa in preparazioni particolari, realizzate in specifici periodi dell’anno e quotidiane, per insaporire zuppe di ceci o fagioli, risotti o minestre di verdura.

Inoltre, molte sono le possibilità offerte dalla nostra gastronomia per valorizzare il lardo; dai crostini al lardo, ottimi per aprire un pranzo o per il brunch, ai contorni con patate al lardo e formaggio, ai primi piatti saporiti e calorici, dai famosi Agnolotti alla Piemontese, ai Tortelloni Senesi, alle lenticchie alla abruzzese.

Si potrebbe proseguire a lungo, passando ai secondi piatti di carne: un vitello alla marchigiana o anche un gustoso spezzatino di manzo marinato con le erbe cotte. Si abbina in molte preparazioni con la polenta, sia morbida che arrostita alla piastra e tagliata a fette.
Ideale, tagliato sottile, per avvolgere grissini al sesamo o gamberoni sgusciati da cuocere sotto il grill in forno o alla salamandra.

L’origine del Suino Pata Negra

Il suino iberico, noto per la sua carne marezzata e il sapore intenso, viene allevato allo stato brado nelle dehesas della Spagna. Si tratta di un ecosistema derivato dal bosco mediterraneo, costituito da querce, lecci, sugheri e faggi, con uno strato erboso dove i suini si nutrono prevalentemente di ghiande. Questa alimentazione contribuisce a conferire al grasso un’aromaticità straordinaria e una ricchezza di acidi grassi insaturi, simili a quelli dell’olio extravergine d’oliva.

Caratteristiche e degustazione

Il Lardo di Suino Pata Negra si presenta con una texture vellutata e un gusto inconfondibile, in cui si fondono note dolci e leggermente speziate. Possiamo dire che si scioglie al palato, tagliato sottile, ed è ideale per diverse preparazioni:

  • A fettine sottili su pane caldo: leggermente tostato per gustarne la purezza e la cremosità.
  • Abbinato a formaggi stagionati: servito con miele e frutta secca, per un contrasto di sapori raffinato.
  • Come ingrediente per insaporire primi piatti e arrosti: grazie alla sua capacità di fondere e avvolgere gli altri ingredienti con la sua untuosità.

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Gastronomia

Il Lardo di Suino Pata Negra stagionato in conca di marmo è un prodotto di alta gastronomia, che esprime al meglio l’incontro tra culture culinarie diverse. Perfetto per gli intenditori e per chi cerca sapori autentici, rappresenta un’esperienza sensoriale senza eguali, da scoprire fetta dopo fetta.
In Iceberg trovi il Lardo di Pata Negra toscano stagionato in conca di marmo seguendo la tradizione.

Per informazioni, contattaci allo 0422 752551 o scrivi a info@icebergitalia.it

 

 

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Costata, Fiorentina e Porterhouse: differenze tra i grandi tagli di carne

Curiosità culinarie, Novità Di 21 marzo 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Quando si parla di tagli di carne pregiati, tre nomi emergono tra i professionisti della ristorazione e gli appassionati di griglia e barbecue: costata, fiorentina e porterhouse. Ma quali sono le reali differenze tra questi tagli? Scopriamolo insieme.

La costata: il classico regno del sapore e della marezzatura

La costata è un taglio che proviene dalla parte anteriore della lombata del bovino, situata nella zona centrale della schiena. La sua caratteristica principale è la presenza dell’osso a forma di arco e una generosa marezzatura, ovvero la distribuzione del grasso all’interno della carne, che conferisce sapore e tenerezza. Questo dettaglio rende la costata particolarmente succulenta e saporita, ideale per chi ama una carne tenera ma con una spiccata sapidità. Non include il filetto e, rispetto alla fiorentina, ha una consistenza leggermente più soda e un gusto deciso grazie alla maggiore infiltrazione di grasso.

Caratteristiche principali:

  • Parte anatomica: parte anteriore della lombata
  • Presenza dell’osso
  • Marezzatura evidente, che conferisce morbidezza e sapore intenso
  • Cottura consigliata: alla griglia o alla brace, preferibilmente con cottura al sangue o media per esaltare i succhi. Ottima anche alla piastra.

La Fiorentina: il taglio iconico della tradizione toscana

La Fiorentina è una “bistecca” di carne proveniente dalla lombata del bovino, caratterizzato dalla presenza del tipico osso a forma di “T” che separa il controfiletto dal filetto. Questo “taglio” è più centrale rispetto alla costata e, grazie alla presenza del filetto, risulta più tenero. Viene tradizionalmente cotta alla brace o alla griglia, con una cottura rapida per mantenere l’interno al sangue e sprigionare tutti i profumi e sapori della carne. In America viene chiamata commercialmente T-Bone per la forma dell’osso a “T” ed è la stessa cosa della nostra Fiorentina.

La Porterhouse: la variante generosa della Fiorentina

La Porterhouse è sempre una “Fiorentina” che si distingue solo per la maggiore quantità di filetto. Proviene dalla parte posteriore della lombata dove il filetto è più grosso e abbondante ed è l’unica differenza che presenta rispetto alla fiorentina classica che si ricava dalla parte centrale. Il suo tratto distintivo è il grande osso a forma di “T” che separa il filetto dal controfiletto, regalando una combinazione unica di due consistenze diverse: il filetto più tenero e il controfiletto più saporito.

Principali differenze in tabella

Taglio Anatomia Osso Controfiletto Filetto Marezzatura
 Costata Parte anteriore della Lombata Ad arco              Sì      No       Elevata
 Fiorentina Parte centrale della Lombata A “T”              Sì       Sì       Moderata
 Porterhouse Parte posteriore della Lombata A “T”              Sì     Molto       Moderata

Come scegliere il taglio giusto?

  • Ami il gusto intenso e la carne ben marezzata? La costata è la scelta ideale; infatti, se preferisci una carne più grassa e saporita, la costata è perfetta per te.
  • Preferisci un equilibrio tra sapore e tenerezza, la fiorentina è perfetta.
  • Desideri un taglio con abbondante filetto, allora la Porterhouse è quella che fa per te perché trovi una combinazione di tenerezza e gusto.

Indipendentemente dal taglio scelto, l’importante è rispettare i tempi di cottura e lasciare riposare la carne qualche minuto dopo averla tolta dal fuoco per preservarne tutti i succhi.
Sei pronto a gustare il miglior taglio di carne per il tuo prossimo barbecue?
Qualunque sia la tua scelta, questi tagli rappresentano l’eccellenza della carne alla griglia e si prestano a una cottura semplice ma precisa per esaltare tutte le loro qualità.

In Iceberg trovi anche delle carni fresche porzionate sottovuoto come la Scottona dei Fiordi: FIORENTINA. Se preferisci trovi anche la: COSTATA

Inoltre se hai di clienti che amano la carne particolarmente saporita puoi prenotare su ordinazione La Scottona “SASHI”: si tratta di una femmina di bovino relativamente giovane che non ha mai partorito, viene macellata tra il 15 e 16 mesi di età. La sua carne è considerata particolarmente pregiata per la morbidezza, sapidità e piccole infiltrazioni di grasso che la rendono tenera e deliziosa.

Se desiderate ulteriori informazioni, non esitate a contattarci allo 0422-752551 o a scriverci all’indirizzo email marketing@icebergitalia.it. Saremo lieti di rispondervi.

Buon divertimento in griglia!

David Cirigliano

 

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Le Frittelle Veneziane: Storia e Tradizione del Carnevale

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 24 febbraio 2025 Tags:, , , , Nessun commento

Le frittelle veneziane, conosciute anche come Fritole, sono uno dei dolci simbolo del Carnevale di Venezia. Queste deliziose palline di pasta fritta, morbide e profumate, affondano le loro radici nel passato della Serenissima e ancora oggi sono protagoniste delle tavole veneziane e anche di molte regioni. Scopriamo insieme la loro storia, le varianti più diffuse e il loro posto nella tradizione contemporanea.

Origini e Storia delle Frittelle Veneziane

La storia delle Fritole risale almeno al XVI secolo, quando la Repubblica di Venezia era all’apice della sua potenza. Si trattava di un dolce così popolare che, per un lungo tempo, venne considerato il dolce nazionale della Serenissima.

Le prime tracce scritte di questa ricetta si trovano nel “Libro de arte coquinaria” di Maestro Martino, cuoco del Quattrocento, e successivamente in testi del Cinquecento, tra cui le opere di Bartolomeo Scappi, cuoco personale di Papi e nobili. Le frittelle venivano preparate nelle calli veneziane dai cosiddetti “Fritoleri”, artigiani specializzati nella preparazione di questo dolce, che spesso tramandavano il mestiere di padre in figlio.

Varianti delle Frittelle Veneziane

Con il tempo, la ricetta ha subito variazioni, adattandosi ai gusti e alle influenze gastronomiche di diverse epoche e regioni. Oggi esistono diverse versioni delle Fritole:

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La Trota Salmonata Iridea: La Regina di San Daniele

Novità Di 22 febbraio 2025 Tags:, , , , Nessun commento

La Regina di San Daniele: un’eccellenza italiana, la trota salmonata affumicata a freddo con legni pregiati, bacche ed erbe aromatiche, lavorata artigianalmente e tagliata in lunghe fette a mano.
La Trota Affumicata San Daniele è riconosciuta “Prodotto Agroalimentare Tradizionale” italiano.

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Una storia lunga oltre 40 anni prende vita grazie all’azienda FriulTrota, che ha iniziato sperimentando l’allevamento della trota iridea salmonata (Oncorhynchus Mykiss). Quella che era una semplice sperimentazione si è trasformata nel tempo in un mestiere svolto con passione e dedizione.

Grazie a una sapiente affumicatura, infatti, questa pregiata specie regala fragranze avvolgenti e raffinate, esaltando il gusto autentico della trota salmonata, apprezzata per le sue carni magre e compatte.

Prodotta nel pieno rispetto dell’ambiente e dei ritmi naturali, questa specialità conserva tutta la sua autenticità. Per mantenere intatte le caratteristiche nutrizionali, le trote vengono lavorate subito dopo la pesca, utilizzando metodi tradizionali e solo ingredienti naturali.

L’affumicatura, eseguita secondo procedimenti artigianali, utilizza farine di legno pregiato, bacche ed erbe aromatiche. Questo processo valorizza le qualità organolettiche del pesce, preservandone il contenuto naturale di Omega 3, e offrendo un prodotto genuino e di straordinaria qualità.

“La Regina del Friuli”: tradizione, qualità e sostenibilità

Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, tra sorgenti cristalline e un paesaggio incontaminato, nasce “La Regina del Friuli”: una trota salmonata iridea che rappresenta il perfetto connubio tra tradizione e innovazione. Infatti, questo prodotto di eccellenza si distingue non solo per il suo sapore unico e raffinato, ma anche per il metodo di allevamento sostenibile e, soprattutto, per la lavorazione artigianale che lo rendono davvero inimitabile.

Allevamento nelle acque pure del Friuli

Le trote salmonate iridee “La Regina del Friuli” vengono allevate in ambienti naturali, immersi in una regione nota per la purezza delle sue acque sorgive. I bacini di allevamento, alimentati da fonti costanti di acqua fresca e ricca di ossigeno, ricreano condizioni ideali per la crescita sana delle trote. Ogni fase dell’allevamento, dai bacini immersi nella natura incontaminata alle cure quotidiane, riflette un profondo rispetto per l’ambiente. Il risultato? Una trota genuina e sostenibile. L’alimentazione delle trote è attentamente bilanciata e priva di OGM, per assicurare una carne compatta, dal colore delicato e dal gusto naturalmente intenso. Il rispetto del ciclo biologico delle trote, unito alla cura dei dettagli, contribuisce a creare un prodotto dalle caratteristiche organolettiche eccellenti.

Trota-Regina-Iridea-Salmonata-del-Friuli

Trota-Regina-Iridea-Salmonata-del-Friuli

Lavorazione artigianale per un gusto unico

Dopo l’allevamento, infatti, le trote vengono pescate e lavorate con tecniche artigianali che ne esaltano la qualità e il sapore. Inoltre, ogni passaggio della filiera, dalla selezione alla filettatura, è effettuato con cura e attenzione, mantenendo intatte le proprietà nutrizionali e il sapore autentico del pesce.

La Regina del Friuli è disponibile in confezioni da 500-600 gr, con un’affumicatura naturale che avviene grazie all’uso di legni pregiati. Questo processo conferisce alla trota un sapore delicato e un gusto avvolgente, perfetto per arricchire ogni piatto con un tocco di eleganza.

Tradizione e innovazione al servizio del gusto

“La Regina del Friuli”, in conclusione nasce da una storia che parla di rispetto per la natura, per la pesca e amore per il proprio territorio e passione per l’eccellenza. Inoltre, in cucina che sia protagonista di un piatto gourmet o servita in preparazioni semplici, questa trota salmonata iridea saprà conquistare anche i palati più esigenti. Scopri “La Regina del Friuli” e lasciati trasportare in un viaggio di sapori autentici e sostenibili, dove ogni boccone è un’esperienza che racconta la magia del Friuli Venezia Giulia.

Per informazioni, contattaci allo 0422 752551 o scrivi a info@icebergitalia.it

La Trota Salmonata Iridea: La Regina di San Daniele
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San Valentino un viaggio di sapori tra eleganza e leggerezza

Ricette e Sapori Di 7 febbraio 2025 Tags:, , , , , Nessun commento

Oggi vi proponiamo un viaggio di sapori tra eleganza e leggerezza. Ecco per voi un menu di San Valentino pensato per stupire i vostri ospiti con una cena unica e indimenticabile. Questo menu di pesce, delicato e raffinato, è stato studiato per deliziare i palati e creare un’atmosfera magica nel vostro locale. I vostri clienti avranno il piacere di  vivere un’esperienza culinaria speciale nel vostro amorevole locale.

Antipasto speciale tris di pesce

  • Blinis con trota affumicata Regina del Friuli, uova di lompo, crema di ricotta e aneto
  • Capesante gratinate al profumo di lime e timo
  • Cuore di polenta arrostita con dentice mantecato e maggiorana

Primo

  • Tagliatelle rustiche all’uovo con sugo d’astice

Intermezzo

  • Sgroppino al limone

Secondo

  • Filetto di branzino con lamelle di mandorle e arancia caramellata, servito su un letto di spinaci freschi.

Dessert

  • Millefoglie alla crema chantilly con salsa ai mirtilli


Vediamo come realizzare questo menù con le ricette, e i passaggi per svilupparle

Blinis con trota affumicata Regina del Friuli, uova di lompo, crema di ricotta e aneto

Blinis-trota-affumicata-Regina-del-Friuli-uova-lompo-crema-di-ricotta-e-anet

Ingredienti per cinque persone per i Blinis

San Valentino un viaggio di sapori tra eleganza e leggerezza
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Calamari ripieni con crema di patate, olive e Parmigiano

Nutrizione e salute, Ricette e Sapori Di 24 gennaio 2025 Tags:, , , Nessun commento

A gennaio, i nostri mari offrono calamari di straordinaria qualità. La stagione invernale, con le acque fredde, crea le condizioni ideali per la loro pesca. In questo periodo, i calamari si radunano in banchi per cacciare piccoli pesci azzurri, rendendo più agevole la loro cattura. La dieta ricca e variegata di questi cefalopodi contribuisce a rendere la loro carne particolarmente saporita e consistente. Questo li rende perfetti per esaltare qualsiasi preparazione culinaria.

I calamari pescati, già puliti e surgelati con tecnologia IWP (Individually Wrapped Package), rappresentano una soluzione eccellente per preservare freschezza e qualità. In questa ricetta li proponiamo farciti con una crema di patate, olive e Parmigiano, per un piatto che unisce semplicità e raffinatezza, perfetto come antipasto o secondo piatto.

Calamari ripieni con crema di patate, olive e Parmigiano
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Un tuffo nel Piemonte: brasato di manzo e polenta a regola d’arte

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 10 gennaio 2025 Nessun commento

Il brasato di manzo è un piatto iconico della tradizione culinaria piemontese, capace di trasformare un semplice pranzo in un’esperienza avvolgente. Questo secondo piatto è ideale per le giornate fredde e invernali. La carne brasata diventa così tenera da sciogliersi in bocca, abbracciata da una salsa profumata, il tutto servito con una cremosa polenta che ne esalta i sapori.

I migliori tagli di carne da brasato

Per ottenere un brasato perfetto, è fondamentale scegliere il taglio giusto. I più indicati sono:

  • Scapino o cappello del prete
  • Campanello o pesce
  • Muscolo senz’osso
  • Reale 

Questi tagli sono ideali grazie alla loro buona presenza di tessuto connettivo e grasso, che si sciolgono durante la lunga cottura rendendo la carne succulenta. Un buon vino rosso, come il Barolo o il Nebbiolo, diventa il protagonista della ricetta, conferendo profondità e creando un equilibrio perfetto tra sapidità e dolcezza.

Noi utilizziamo lo scapino, conosciuto anche come “cappello del prete” o “copertina”. È il muscolo centrale della spalla, venato di grasso e con alcune parti cartilaginee che, una volta cotte, diventano gelatinose e incredibilmente saporite.

Un tuffo nel Piemonte: brasato di manzo e polenta a regola d’arte
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Roast-beef bovino Red&White: un tesoro per le cucine professionali

Novità, Ricette e Sapori Di 19 dicembre 2024 Nessun commento

Il roast-beef bovino è un taglio di carne molto pregiato, simbolo di eleganza e semplicità, che incarna la tradizione e l’innovazione culinaria. Parliamo di una nuova carne polacca, dal marchio Red&White Prime Marbled Beef, che proviene da piccoli allevamenti familiari. La carne proveniente dalla Polonia ha un gusto arricchito da aromi di pascolo, con una nota persistente di dolcezza data dall’integrazione nell’alimentazione di barbabietole da zucchero. La razza è caratterizzata da un mantello pezzato bianco e nero, è adatta all’allevamento al pascolo, ingrassa facilmente e, oltre a essere tenera e saporita, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Un taglio, mille possibilità

Il roast-beef, ricavato dal controfiletto o dalla lombata, si distingue per la sua consistenza tenera e il sapore deciso. Per ottenere un risultato impeccabile, è essenziale scegliere carne di alta qualità, preferibilmente da bovini allevati al pascolo per garantire gusto e tenerezza. Perfetto per banchetti e menù raffinati, questo taglio di prima categoria offre infinite possibilità per i cuochi che vogliono stupire con tecnica e gusto. Con la sua buona marezzatura e il sapore equilibrato si presta a un’ampia gamma di tecniche culinarie, dalla griglia alla cottura sous-vide.

Perché scegliere la carne polacca?

Gli allevamenti polacchi seguono rigorosi standard di qualità, con bovini allevati al pascolo e alimentati in modo naturale. Questo garantisce un prodotto dal gusto autentico e dalla consistenza impeccabile, ideale per piatti di ottima cucina.

Tecniche per una cottura perfetta

  • Bassa temperatura: ideale per conservare i succhi della carne e garantire una cottura uniforme. Cuocete il roast-beef in forno ventilato a 90°C fino a raggiungere una temperatura interna di 54°C per un cuore rosato perfetto.
  • Cottura classica al forno: rosolate prima la carne in padella con olio extravergine d’oliva e spezie, quindi proseguite la cottura in forno a 180°C. Non dimenticate di lasciar riposare il roast-beef per almeno 10 minuti coperto da un foglio di alluminio.
  • Sous-vide per precisione estrema: cuocete il roast-beef sigillato sottovuoto con aromi come rosmarino, aglio e pepe nero a 55°C per 2-3 ore, poi scottatelo rapidamente per una crosta perfetta.
  • Cottura alla griglia: tagliate il roast-beef a fette spesse 3 cm circa e asciugatele dall’umidità con carta da cucina. Poggiatele sulla griglia rovente per un paio di minuti fino a che si crea la crosticina con la reazione di Maillard. Giratele appena la carne si stacca facilmente dalla griglia e cuocete dall’altro lato per altri 2-3 minuti per una cottura al sangue.

Consigli di presentazione

Per valorizzare il piatto, tagliate il roast-beef a fettine  con un coltello affilato in diagonale. Servitelo con salsa a piacere: al rafano, al vino rosso, o una salsa bernese. Questa carne è ottima accompagnato da contorni come patate al forno, carciofi trifolati, verdure grigliate o del radicchio di Treviso ai ferri.

Roast-beef-all'inglese-affettato-rosato

Roastbeef-all’inglese-cottura-rosata

Un trucco da chef

Spennellare la carne con burro chiarificato durante la cottura aiuta a ottenere una crosta uniforme e aggiunge un tocco di ricchezza al sapore.

Abbinamenti gourmet

Provatelo con un purè di sedano rapa o una salsa bordolese. Per stupire i vostri ospiti provate con un contorno di cipolle borettane caramellate con miele di castagno; farà emergere la dolcezza naturale della carne.
Per concludere vi informiamo che Iceberg oltre al roastbeef  ha disponibili altri tagli di bovino questa nuova carne: Red&White.
Infine, per chi ama i sapori più sanguigni, abbiamo anche la bavetta bovina fresca.

Per ogni informazione potete scriverci a marketing@icebergitalia.it o contattarci telefonicamente allo 0422 752551

David Cirigliano

Roast-beef bovino Red&White: un tesoro per le cucine professionali
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Menù di Natale a base di Pesce dell’Adriatico

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 5 dicembre 2024 Tags:, , , , , , , , Nessun commento

Con il Natale alle porte, molti di noi cercano piatti in grado di celebrare le festività con eleganza, gusto e autenticità. Quest’anno, vi proponiamo un menù natalizio ispirato ai sapori dell’Alto Adriatico, che unisce la tradizione marinara alla freschezza dei prodotti locali. L’Adriatico offre pesci e frutti di mare di alta qualità, perfetti per un’esperienza gastronomica indimenticabile. A partire dai carpacci e tartine delicati, fino ai primi e secondi piatti che omaggiano la cultura marinara della regione, ogni portata esalta i doni del mare e la semplicità della cucina locale. Scoprite come questi piatti possano rendere il vostro Natale ancora più speciale, evocando il mare e i paesaggi dell’Alto Adriatico, creando un’atmosfera di convivialità e piacere autentico.

Gli antipasti di mare

Il Carpaccio di Branzino con finocchio

Prepariamo un delicato carpaccio di branzino, condito con fettine di finocchio, olio extravergine d’oliva, erba cipollina, scorza di limone e un pizzico di sale. Questo piatto apre il pasto con freschezza e raffinatezza. A fianco, un tocco di eleganza con patate alla duchessa, calde e croccanti, che completano perfettamente il piatto.

Menù di Natale a base di Pesce dell’Adriatico
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Spaghetti alla chitarra con le seppie nostrane

Curiosità culinarie, Ricette e Sapori Di 22 novembre 2024 Tags:, , , , Nessun commento
Benvenuti nel nostro angolo di sapori autentici!
Oggi vi portiamo in Abruzzo, una regione ricca di tradizioni culinarie che affondano le radici nella storia e nella cultura italiana. Gli spaghetti alla chitarra con seppie nostrane sono un piatto che unisce la freschezza del mare alla maestria della pasta fatta a mano. La caratteristica forma quadrata degli spaghetti, ottenuta grazie a un particolare strumento chiamato “chitarra”, consente di trattenere il sugo in modo perfetto, esaltando ogni boccone. 
La pasta alla chitarra è tradizionalmente fatta a mano e viene spesso servita con sughi ricchi, come ragù di carne o a base di pesce.

Le seppie nostrane

Lungo le coste del mar Adriatico sia in Veneto che in Abruzzo la pesca delle seppie è piuttosto diffusa e le acque sane e ricche di pesce offrono un ambiente ideale per questi cefalopodi. In effetti le seppie nostrane, in particolare, sono apprezzate per la loro qualità e sapore. La pesca di seppie avviene principalmente durante la primavera e l’autunno, quando questi animali sono più attivi e abbondanti. Le seppie fresche sono un ingrediente fondamentale nella cucina veneta e anche quella abruzzese utilizzate in molte ricette tradizionali, dai sughi per la pasta ai piatti a base di pesce. Questo contribuisce a preservare le tradizioni culinarie locali e supporta anche la pesca sostenibile, un tema sempre più importante per la tutela del mare e delle sue risorse.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di spaghetti alla chitarra
  • 500 g di seppie fresche (pulite e tagliate a strisce)
  • 1 spicchi d’aglio in camicia
  • uno scalogno fresco
  • 1 peperoncino fresco ( facoltativo )
  • 200 g di salsa di pomodoro
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva
  • Prezzemolo fresco tritato
  • Sale e pepe q.b.

Procedimento

In una padella ampia, scaldiamo 3-4 cucchiai di olio evo a fuoco medio e aggiungiamo l’aglio schiacciato e lo scalogno tritato, soffriggendoli fino a doratura. Uniamo quindi le seppie e cuociamo per circa 5 minuti, fino a quando diventano bianche e si arricciano. Versiamo il vino bianco e lasciamo sfumare, quindi uniamo la salsa di pomodoro, un pizzico di sale e qualche rametto di timo fresco. Lasciamo cuocere a fuoco lento per 20-25 minuti, finché il sugo si addensa e le seppie diventano tenere. Nel frattempo, portiamo a ebollizione una pentola di acqua salata e cuociamo gli spaghetti alla chitarra al dente. Scoliamo la pasta e trasferiamo nella padella con il sugo di seppie, mescolando bene per amalgamare i sapori. Se necessario, versiamo un po’ di acqua di cottura per rendere il piatto più cremoso. Serviamo gli spaghetti caldi, guarniti con prezzemolo fresco tritato e un filo di olio evo. Se si preferiscono i sapori piccanti, aggiungiamo delle fettine sottili di peperoncino.

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 Curiosità sulla pasta

  1. Tradizione abruzzese: la preparazione della pasta alla chitarra è una tradizione familiare in Abruzzo, tramandata di generazione in generazione, con le donne di casa che insegnano le tecniche di impasto e taglio.
  2. Pasta fresca: gli spaghetti alla chitarra sono generalmente preparati freschi, ma si trovano anche in versione secca e surgelata. La pasta fresca e surgelata ha una consistenza più morbida e un sapore più intenso.
  3. Pasta e salute: la pasta è una buona fonte di carboidrati complessi e, se consumata con moderazione e abbinata a ingredienti freschi e nutrienti, può essere parte di una dieta equilibrata.
  4. Il futuro della pasta: negli ultimi anni è aumentato l’interesse per le paste a base di ingredienti alternativi, come legumi e cereali senza glutine, ed è in evoluzione per soddisfare le esigenze di diete diverse.
  5. Festival della pasta: in Italia, ci sono diversi Festival dedicati alla pasta, dove chef e appassionati si riuniscono per celebrare e condividere le tradizioni culinarie legate a questo alimento importantissimo.

Prodotti utili

In conclusione sappiamo che ogni giorno gli chef professionisti sono alla ricerca di prodotti utili per sviluppare la loro attività. In Iceberg trovi una grande varietà di pasta tra cui anche gli spaghetti alla Chitarra e una ottima varietà di seppie intere pulite e anche da pulire pescate e congelate a bordo: SEPPIE
 Buon divertimento in cucina!
 David Cirigliano
Spaghetti alla chitarra con le seppie nostrane
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